In arrivo il nuovo bonus mamme. Da maggio ci sarà il doppio pagamento che verrà erogato direttamente sul conto corrente: ecco cosa bisogna sapere.
Non si ferma l’impegno del settore privato nell’applicazione del bonus mamme. La misura è rivolta a tutte le madri e consiste in uno sgravio sui contributi previdenziali che può arrivare fino a 3.000 euro lordi all’anno. Questo si va a tradurre in un aumento netto in busta paga. Nel dettaglio, l’incremento può rasentare i 150 euro ogni mese. Mentre, per quanto riguarda il settore pubblico, lo sgravio dovrebbe arrivare in busta paga a partire dal mese di maggio.
Con questo sussidio si ha come obiettivo quello di azzerare la quota dei contributi previdenziali a carico delle madri lavoratrici titolari di un contratto a tempo indeterminato. Potranno accedere all’esonero sia le dipendenti pubbliche che private, anche coloro che lavorano nel settore agricolo e chi sta svolgendo un apprendistato. Il bonus potrà essere sfruttato, allo stesso modo, da chi ha un contratto part-time. Le uniche escluse sono coloro che hanno rapporti di lavoro domestico.
Il bonus mamme rappresenta un’importante agevolazione per le lavoratrici con figli, offrendo un sostegno economico significativo. Allo stesso tempo, è importante comprendere i dettagli ed i requisiti per beneficiare pienamente di quest’opportunità.
La durata del bonus varia in base al numero di figli a carico della madre lavoratrice. Per le donne con tre o più figli, l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali è del 100% per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, fino al raggiungimento della maggiore età del figlio più giovane. Per le madri con due figli, invece, l’esonero è sperimentale solo per quest’anno, sempre fino al compimento della maggiore età del figlio più piccolo.
Esiste un limite massimo all’abbattimento della contribuzione, fissato a 3.000 euro all’anno, suddivisi in rate mensili di 250 euro. Per i contratti che iniziano o terminano nel corso del mese, la soglia deve essere riproporzionata, calcolando 8,06 euro per ogni giorno di fruizione dell’esonero. Le lavoratrici, sia del settore pubblico che privato, possono comunicare al datore di lavoro la loro intenzione di usufruire del bonus, indicando il numero dei figli e il codice fiscale. Si consiglia di farlo attraverso un’autocertificazione.
Mentre le lavoratrici di scuola hanno un iter preciso da seguire. Infatti, il Ministero dell’Istruzione ha reso pubblica una piattaforma per comunicare la volontà di beneficiare dell’agevolazione e fornire i dati necessari per verificare i requisiti. Per le dipendenti del settore pubblico, infine, maggio è una data importante visto l’arrivo della doppia erogazione. In questo modo, lo Stato sarà in grado di pagare gli arretrati a tutte le madri interessate.
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