Tassa di soggiorno gratis? Con questo metodo si può! Ecco come fare per non doverla pagare mai più: vantaggio assicurato.
La tassa di soggiorno è un’imposta obbligatoria che viene applicata per tutti coloro che decidono di soggiornare in hotel o in albergo. E vale per la maggior parte delle città italiane, oltre che per alcune capitali straniere. I costi variano in base alla zona scelta e a seconda dei regolamenti comunali.
A cosa serve? Come si legge nell’art. 12 del decreto legge n.23 del 2011, la tassa di soggiorno è applicata dal beneficiario: “Per far fronte alle spese relative ai servizi finalizzati alla manutenzione e al miglioramento delle strutture ricettive turistiche“. Ma c’è la possibilità di ottenere la tassa di soggiorno gratis? E quindi di non pagarla? Sì, con questo metodo che probabilmente ancora non conoscevate ma che vi farà risparmiare tantissimo.
Tassa di soggiorno gratis: ecco come evitare di pagarla
Di solito, la tassa di soggiorno va pagata direttamente in hotel ed equivale ad una quota fissa che ogni singolo ospite è tenuto a versare. Dunque non può venire inclusa nei costi di prenotazione che si trovano online e su siti come Booking.com o Expedia. Ma c’è la possibilità di evitare di pagarla e di “sfangarla” gratis?
In realtà sì, esistono alcuni casi in cui è possibile ottenere l’esenzione. Per la maggior parte dei casi, infatti, ad essere esclusi sono tutti i minori di 14 anni, i portatori di handicap e il loro accompagnatore, gli studenti di qualsiasi università italiana o straniera con un programma approvato e un soggiorno superiore ai 30 giorni e infine i militari in servizio attivo.
Così come per l’importo, anche per l’esenzione ci sono in realtà regole che variano in base al comune della struttura alberghiera. Per fare un esempio, a Milano c’è anche modo di godere dell’esenzione se si è residenti della città e si trascorre una o più notti fuori casa. Molte volte, per evitare di pagare questo tributo bisogna presentare una certificazione approvata. Ossia un documento in cui si attesta uno specifico stato di salute o la provenienza da un altro Paese.
C’è anche modo di rifiutarsi di pagare l’imposta, anche qui solo per alcuni comuni. Parlando per esempio di Firenze, il regolamento del comune dà modo al turista di opporsi al pagamento. Presentando un modello di rifiuto che si può ottenere direttamente online.